Come scegliere la pacciamatura perfetta per il tuo prato
La pacciamatura è una tecnica agricola di antica tradizione, oggi ancora più utile a causa del cambiamento climatico e la crescente necessità di irrigazioni sempre più frequenti.
Che tu utilizzi compost, paglia, o un telo pacciamatura, l’obiettivo rimane lo stesso: proteggere e nutrire il suolo, ridurre la perdita di acqua, ed eliminare le erbacce in modo naturale.
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Come cambiare l’olio del tagliaerba
Tra i vari interventi di manutenzione del tagliaerba, il cambio olio è sicuramente uno dei più importanti. Va effettuato almeno una volta l’anno o, comunque, sempre dopo circa 50 ore di funzionamento.
L’operazione è abbastanza semplice: il vecchio olio viene rimosso dal basamento del motore e sostituito. Questa operazione richiede diversi passaggi, che ti spiegheremo nei prossimi paragrafi.
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Come creare un giardino giapponese
Vuoi realizzare un giardino giapponese sul tuo prato? Questa scelta è un vero e proprio viaggio alla ricerca dell’armonia e della tranquillità.
Gli elementi naturali creano una vera e propria oasi di pace, un luogo dove rilassarsi e connettersi con la natura.
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Innaffiare il prato: gli errori da evitare
L’irrigazione del prato è importante se vuoi mantenere il tuo manto erboso sano, bello e rigoglioso, ma lo è altrettanto sapere quanto e come annaffiare.
A volte, per paura che il prato non cresca, diventi giallo o secchi, durante i mesi più caldi, si tende ad abbondare con la frequenza delle innaffiature e la quantità d’acqua.
In realtà, se eccedi puoi rovinare il prato, ed è quindi, importante, sapere come procedere con l’irrigazione senza commettere errori. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
Come innaffiare il prato: i 5 errori più comuni
Probabilmente fai questi errori anche tu, convinto di irrigare il tuo tappeto erboso nel modo giusto.
Se nell’ultimo periodo hai notato che l’erba cresce troppo o troppo poco, oppure, marcisce, forse stai facendo una o più di queste azioni sbagliate.
Innaffiare il prato ogni giorno ma poco
In estate sono frequenti lunghi periodi di siccità e tante persone pensano che innaffiare il prato ogni giorno sia la giusta soluzione.
In realtà, irrigare sempre ma brevemente, non aiuta il prato, perché l’acqua non riesce a penetrare in profondità e raggiungere le radici.
La poca acqua si ferma allo strato superiore e, di conseguenza, anche se il tappeto erboso appare verde e sano, l’apparato radicale non riceve l’acqua necessaria da utilizzare come riserva idrica durante la stagione calda.
Per aiutare a far crescere radici forti, bisogna irrigare 1-2 volte a settimana ma in modo omogeneo e ben abbondante.
Scarsa quantità d’acqua
Un errore molto comune. In particolare, quando non piove da molto, è importante fornire il giusto apporto di acqua al prato. In base alle condizioni del clima e del suolo, evaporano fino a 4 litri d’acqua al giorno per metro quadrato, durante l’estate.
Le radici di un prato di gramigna possono raggiungere i 15 cm di profondità, pertanto, il terreno deve essere annaffiato abbondantemente affinché l’acqua raggiunga l’apparato radicale.
I terreni sabbiosi e sciolti possono necessitare di 10 litri per metro quadrato; i terreni argillosi e più pesanti fino a 20 litri per metro quadrato. Gli argillosi trattengono molto bene l’umidità, quindi è possibile irrigare, con abbondante acqua, una volta a settimana o dividere la quantità in due giorni, in modo da dare il tempo al suolo di filtrare l’acqua. I terreni sabbiosi vanno irrigati ogni 3-4 giorni.
Troppa acqua
L’irrigazione eccessiva può creare problemi diversi come pozzanghere di acqua stagnante sul prato. Se il suolo riceve troppa acqua, l’aria fuoriesce e le radici marciscono.
Se il tuo prato presenta odore di muffa o macchie blu-grigie, è il segno che potrebbe mancare ossigeno nel terreno.
Per risolvere, usa un aeratore per fare dei fori profondi che permettano all’ossigeno di raggiungere le radici e migliorare il drenaggio.
Dopo, spargi della sabbia sul prato per aumentare la permeabilità e prevenire il ristagno. Cerca di regolare l’irrigazione tenendo conto anche delle precipitazioni naturali. Non annaffiare subito dopo giorni di pioggia abbondante, ma lascia passare qualche giorno soleggiato..
Irrigare il prato all’orario sbagliato
Quando innaffiare il prato? L’orario migliore per irrigare il prato è dalle 3:00 alle 6:00 del mattino, quando la terra è più fresca e assorbe meglio l’acqua.
Irrigare di sera può provocare evaporazione superficiale e malattie fungine a causa dell’umidità residua e del calo notturno delle temperature.
Da evitare mezzogiorno e le ore centrali della giornata, perché le gocce d’acqua reagiscono con il sole intenso e bruciano il prato.
Come irrigare il prato senza danneggiarlo?
Sono disponibili molti metodi di irrigazione che permettono di controlla la quantità d’acqua erogata al prato. Una buona idea può essere quella di installare un impianto di irrigazione automatico, ad esempio, un irrigatore a scomparsa.
Questo ti permette di programmare gli orari in cui devono avviarsi le innaffiature e la quantità d’acqua da versare al metro quadrato.
In alternativa, se preferisci una soluzione meno dispendiosa, puoi usare un tubo da giardino o un piccolo irrigatore, aggiungere un contatore d’acqua, utile a misurare l’acqua distribuita e avviare l’irrigazione nell’orario desiderato.
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Come scegliere un tagliabordi
Per tagliare il prato occorre un tagliaerba, ma per eliminare la vegetazione ai piedi degli alberi o lunghi i viali, bisogna utilizzare un tagliabordi.
Quelli a batteria sono ideali per fare dei piccoli lavoretti di manutenzione, mentre quelli con motore a scoppio, molto più potenti, possono essere impiegati per uso più intensivo.
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Lombrichi nel prato: come eliminarli definitivamente?
La presenza dei lombrichi nel prato può indicare che il terreno è sano, ma quando iniziano a creare cumuli che disturbano l’estetica del tuo tappeto erboso, è necessario trovare delle soluzioni per rimuoverli.
Questi organismi sono importanti nella decomposizione e nella naturale concimazione del suolo, ma sono un vero problema quando le loro secrezioni e i cumuli di terra interferiscono con la bellezza del tuo prato. E allora, cosa fare?
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Il prato di gramigna: caratteristiche e cura
Se vuoi realizzare un prato resistente e vivace che richiede poca manutenzione, il prato di gramigna, noto anche come Cynodon dactylon, potrebbe essere la scelta ideale.
La gramigna, infatti, è conosciuta proprio per la sua straordinaria resistenza e capacità di crescere forte una volta stabilita, adattandosi perfettamente a climi caldi grazie al suo ciclo di fotosintesi C4.
Ma vediamo alcuni consigli utili per realizzare il tuo prato di gramigna e prendertene cura nel corso del tempo.
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Come scegliere un prato resistente ai cani
Chi possiede un animale domestico non deve rinunciare ad avere un giardino curato, sano e di bell’aspetto.
Esistono alcuni tipi di erba che, unitamente a dei piccoli accorgimenti, permettono di realizzare un prato resistente ai cani e agli animali domestici più comuni.
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Come piantare il rosmarino in giardino
Oltre a prenderti cura del prato del tuo giardino, ti piace l’idea di aggiungere qualche pianta aromatica da far crescere come siepe? Il rosmarino si presta bene a questo scopo. Puoi piantarne un po’ intorno ai bordi del prato, si tratta di una pianta molto resistente, facile da coltivare.
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Che piante mettere nel prato?
Desideri un’alternativa al tradizionale prato inglese? Esistono delle piante da prato che possono essere utilizzata al posto dell’erba per realizzare un giardino colorato e originale.
Sono tre le tipologie di tappeti erbosi che è possibile coltivare in giardino: da seme, da stoloni o da zolle. Ognuno ha delle proprie caratteristiche e richiede tecniche di coltivazione e cure particolari.
Il prato ottenuto da seme è quello più diffuso. La semina del prato può essere effettuata a inizio estate, oppure in autunno.
È il sistema più semplice per ottenere un bel tappeto erboso, perché dopo la semina, soprattutto se effettuata nel periodo primaverile, i primi germogli iniziano a comparire dopo pochi giorni.
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