Tagliare l’erba del prato conferisce al proprio giardino un aspetto ordinato e curato, ma è importante che il lavoro venga eseguito con consapevolezza e abilità.
Prima di falciare bisogna tenere in considerazione diversi aspetti tra cui: morfologia del terreno, condizioni e altezza dell’erba, oltre che la resa estetica finale desiderata.
Una tosatura sbagliata può compromettere la bellezza e la salute del tappeto erboso. Per questa ragione, è meglio affidare il lavoro a un professionista del settore, un giardiniere esperto che sappia comprendere le caratteristiche del giardino e procedere in modo adeguato.
Il costo della manutenzione del prato è variabile, spesso non è molto alto, anche se dipende soprattutto dalle esigenze del cliente. Prima di fare qualche esempio, vediamo quali sono le operazioni fondamentali per prendersi cura del prato.
La cura del prato
Per avere un prato curato bastano pochi interventi periodici e seguire alcune accortezze, soprattutto per ciò che riguarda la tosatura.
Molti professionisti utilizzano la tecnica del mulching perché, dopo lo sfalcio, i fili d’erba tagliati restano sul prato e fungono da fertilizzante naturale. Inoltre, evitano il problema relativo allo smaltimento del materiale organico.
L’erba sminuzzata finemente viene lasciata sul tappeto erboso e funziona come concime per favorire la crescita sana e veloce di altre piantine.
Questa tecnica non è sempre quella migliore, in alcuni casi, in base alle caratteristiche biologiche del prato, l’era lasciata a macerare può provocare eccessiva umidità e il conseguente marciume delle radici.
Un professionista saprà esaminare il tuo prato e scegliere il metodo di taglio più indicato.
Quando tagliare l’erba del prato
L’erba va tagliata con regolarità, si consiglia di effettuare tagli frequenti e poco invasivi, e di effettuare un intervento più consistente una volta l’anno.
Gli steli non devono mai raggiungere altezze eccessive, perché il rischio è che l’erba venga sradicata dalla radici e non tagliata, con il risultato di un tappeto erboso a chiazze.
Nella stagione di crescita, il prato va falciato ogni 10/15 giorni, durante i mesi di riposo vegetativo, è sufficiente un solo intervento al mese.
Inoltre, nei mesi tra autunno e primavera è utile far effettuare un intervento di pacciamatura, che tiene caldo il terreno, proteggendolo dalle gelate e dall’umidità, e dalla crescita di erbacce infestanti.
Costo taglio del prato: le tariffe
Ma qual è il costo del taglio del prato? La manutenzione del giardino richiede diversi interventi come la rimozione delle erbacce, l’arieggiatura, la concimazione, la pacciamatura e tanto altro.
I costi quindi variano in base al tipo di lavoro richiesto e non sono mai fissi.
Per quanto riguarda il solo taglio dell’erba, i prezzi medi vanno da 30€ fino a 85€ all’ora ma, in base alla grandezza del giardino, è possibile anche arrivare a 150€-180€.
Ogni giardiniere professionista applica un proprio metodo per realizzare il tariffario, c’è chi propone un compenso orario e chi uno basato sui metri quadrati da lavorare.
Se vuoi affidare a un esperto la cura e la manutenzione del tuo giardino, ti consigliamo di chiedere un preventivo per avere chiari tutti i costi relativi ai singoli interventi da effettuare sul tappeto erboso.