La presenza dei lombrichi nel prato può indicare che il terreno è sano, ma quando iniziano a creare cumuli che disturbano l’estetica del tuo tappeto erboso, è necessario trovare delle soluzioni per rimuoverli.
Questi organismi sono importanti nella decomposizione e nella naturale concimazione del suolo, ma sono un vero problema quando le loro secrezioni e i cumuli di terra interferiscono con la bellezza del tuo prato. E allora, cosa fare?
Vediamo perché i lombrichi sono importanti per il terreno, ma anche come intervenire per limitarne l’attività all’interno del tuo giardino.
Quali benefici portano i lombrichi al prato?
I lombrichi sono essenziali per mantenere il terreno del prato sano e fertile. Questi piccoli organismi migliorano la struttura del suolo, rendendolo più poroso e capace di trattenere l’acqua, il che è fondamentale per lo sviluppo radicale delle piante.
Creano canali di aerazione nel terreno che facilitano la penetrazione dell’ossigeno e il drenaggio, evitando ristagni d’acqua superficiali che possono danneggiare il manto erboso.
Come anticipato, hanno un ruolo di primaria importanza nella decomposizione della materia organica, come i residui di taglio e il feltro, trasformandoli in sostanze nutritive facilmente assimilabili dalle piante.
Questa loro attività, non solo riduce la necessità di concimazione artificiale, ma contribuisce anche a un ciclo naturale di nutrimento che mantiene il prato rigoglioso e resistente a malattie e stress ambientali.
Inoltre, l’escremento dei lombrichi, ricco di fosforo, potassio, azoto, magnesio e calcio, migliora le qualità chimiche e fisiche del terreno.
Quali sono i problemi del prato causati dai lombrichi?
I cumuli di terra lasciati dai lombrichi, noti come cumuli di secrezioni o coni di terra, possono essere alti diversi centimetri, e questo crea una superficie disomogenea.
Il tappeto erboso diventa meno attraente, è più facile sporcarsi le scarpe e le ruote del tosaerba possono avere difficoltà ad effettuare correttamente la manutenzione del prato.
Inoltre, la presenza eccessiva di lombrichi attira uccelli e talpe, che possono danneggiare ulteriormente il prato.
Gli uccelli, attratti dai lombrichi, possono scavare nel prato per cibarsene, mentre le talpe creano gallerie superficiali che disturbano la crescita uniforme dell’erba.
Questi fattori combinati non solo compromettono l’aspetto estetico del prato, ma ne minano anche la struttura e la salute.
Infine, i cumuli di terra possono favorire lo sviluppo di marciume radicale, soprattutto in condizioni di umidità elevata, quando il terreno è povero di ossigenazione. Di conseguenza, l’erba può assottigliarsi o deperire.
Cosa fa per eliminare i lombrichi dal prato
Puoi eliminare i lombrichi dal prato senza usare metodi dannosi, nel rispetto dell’ambiente e mantenendo l’equilibrio del tuo tappeto erboso.
Una delle tecniche più semplici consiste nell’utilizzare un rastrello flessibile o una rete keystone per spargere i cumuli quando sono asciutti.
Questo metodo aiuta a distribuire uniformemente il materiale organico, integrandolo nel suolo e migliorando così la sua fertilità.
Un’altra opzione è l’acidificazione superficiale del suolo con prodotti a base di zolfo. Questo trattamento modifica leggermente il pH del suolo, rendendolo meno accogliente per i lombrichi, spingendoli a spostarsi più in profondità.
Per i terreni troppo acidi o alcalini, può essere necessaria l’aggiunta di calce o gesso per riportare il pH a un livello ottimale.
La calce è utile per aumentare il pH dei suoli acidi, mentre il gesso aiuta a trattare i suoli sodici, migliorando la struttura del terreno e facilitando l’irrigazione.
Ricorda però di monitorare il pH, con analisi del suolo regolari, per controllare che rimanga entro limiti sicuri per la salute del prato.
Infine, anche la carotatura e l’aerazione sono tecniche efficaci per disturbare l’habitat dei lombrichi, senza arrecare danni all’erba del tuo giardino.
Entrambe creano un ambiente meno attrattivo e, al contempo, migliorare l’ossigenazione del suolo e la distribuzione più omogenea dell’acqua.