La risemina del prato o trasemina serve a rigenerare e rinfoltire l’erba in alcune zone del manto erboso, che si sono danneggiate o diradate durante il periodo invernale.
Le cause possono essere molteplici, ad esempio, malattie fungine, infestanti, gelate invernali o semine autunnali non riuscite.
Per riportare il prato al suo splendore iniziale devi agire attraverso la risemina, inoltre, può essere utile eseguirla anche nelle zone più ombreggiate o dopo aver eseguito l’arieggiatura.
Quando fare la risemina del prato?
La risemina può essere fatta dopo l’estate, tra i mesi di settembre e novembre, dopo che le temperature si sono abbassate e prima che arrivi il freddo intenso.
Inoltre, affinché l’erba germogli e le radici attecchiscano bene, è necessario irrigare abbondantemente, per cui è utile sfruttare le piogge del periodo autunnale per ottenere una resa migliore.
Bisogna riseminare su prati livellati, privi di fossi, cunette e senza piante infestanti o malattie parassitarie. Se noti che l’erba del prato è gialla a chiazze, verifica che non ci sia un attacco fungino in corso e, in caso, procedi con il trattamento specifico antifungino o ad ampio spettro, almeno un paio di settimane prima.
Se ci sono anche erbacce, muschio o altre infestanti, esegui un’operazione di diserbo del prato e poi procedi con la trasemina.
Inoltre, se noti che il prato ha subito danni durante l’inverno, puoi effettuare la risemina in primavera, tra marzo e maggio, prima dell’inizio del caldo.
La risemina in primavera è quella più frequente. Vediamo come farla correttamente. La procedura è uguale in ogni caso.
Riseminare il prato in primavera
Prima di procedere con la risemina, valuta lo stato attuale del prato. Osserva attentamente il tappeto erboso e identifica le aree che necessitano di risemina. Controlla la presenza di erba danneggiata, zone vuote o infestazioni di erbacce.
- Inizia abbassando il taglio, taglia l’erba portandola a 2,5 cm di altezza e rimuovi tutti i residui dello sfalcio
- Effettua l’arieggiatura, puoi usare un arieggiatore manuale o un macchinario specifico
- Raccogli il materiale di risulta generato dall’operazione precedente. L’obiettivo è rimuovere le infestanti e il feltro per fare spazio ai nuovi semi che dovrai spargere sul terreno.
- Se il terreno è molto compatto, effettua una bucatura, servirà a migliorare l’insediamento delle nuove piantine e far si che la risemina abbia successo.
- Dopo aver riseminato il prato (assicurandoti di aver cosparso in modo omogeneo i semi in tutte le zone interessate), effettua un riporto di 3 mm di spessore di terriccio sabbioso per prati.
- Rulla il prato in modo da far penetrare meglio i sementi e poi procedi con una concimazione di copertura con concime ad alto contenuto di fosforo.
- Irriga frequentemente, al mattino, mantenendo il terreno umido per circa 10 giorni, fino a quando non compariranno i germogli.
Infine, quando l’erba sarà abbastanza alta, 10 cm circa, effettua il primo taglio e abbassa gradualmente l’altezza con più tagli, fino a raggiungere i 3 cm.
Quali semi usare per la trasemina del prato?
Per una risemina ottimale è consigliato utilizzare lo stesso mix di sementi originario, oppure, un miscuglio adeguato, magari più resistente alle zone d’ombre.
Segui il dosaggio indicato dal produttore, e se non presente, tieni come riferimento quello della semina e aumentalo del 35% circa.
Ti ricordiamo che la risemina del prato può essere parziale, e cioè interessare solo alcune zone del prato, oppure, totale. In entrambi i casi, puoi seguire le indicazioni che ti abbiamo suggerito in questa guida.