Se vuoi che il tuo giardino abbia sempre un bell’aspetto, devi prenderti cura del prato durante tutte e quattro le stagioni.
Questo vuol dire intervenire sul tappeto erboso ancor prima dell’inizio della primavera. In autunno, bisogna procedere con la concimazione a base di calcio e ferro: il primo servirà a rafforzare l’erba, rendendola molto più forte e, quindi, resistente al freddo, all’aridità e alle malattie del prato.
Il secondo, invece, è utile a ottenere in pochissimo tempo un prato verde e privo di muschio e piante infestanti.
In alcuni casi, però, nonostante questi accorgimenti, il tappeto erboso può non resistere alle temperature rigide e all’umidità, o essere invaso da erbacce. Dovrai, quindi, effettuare degli interventi a inizio primavera per rinnovare il prato.
Di cosa parliamo
Tagliare il prato
Il primo taglio dopo l’inverno non deve essere eccessivo, puoi iniziare lasciando l’altezza più alta e, poi successivamente, abbassarla di circa 3 cm.
Intervenendo gradualmente, dai tempo all’erba di infoltirsi. Inoltre, ricorda che lo sfalcio, in questo caso, va raccolto e non lasciato sul tappeto erboso.
Rimozione del feltro
Col tempo sul prato si accumula uno strato, chiamato feltro, composto da residui di sfalcio, germogli e altra vegetazione. Anche se è utile per non far evaporare l’umidità del suolo, non deve essere troppo spesso.
Uno spessore superiore al centimetro, soffoca l’erba e indebolisce le radici, che si svilupperanno con poca forza, rendendo il prato molto più esposto alle malattie.
La pulizia del feltro può essere effettuata a fine inverno o a fine estate, e servirà a preparare il prato e a consentire alle nuove sementi di crescere. Puoi effettuarla con l’arieggiatura.
Arieggiatura
Utilizza un aeratore a pioli o un aeratore a lama, il primo crea fori più piccoli, mentre il secondo, rimuove piccole fette di terra.
Passa l’aeratore sul prato, seguendo un modello a griglia. Fai in modo che ogni passaggio si sovrapponga leggermente per coprire completamente l’area.
L’aeratore dovrebbe penetrare nel terreno da 5 a 7 cm. Questa profondità aiuta a rompere la compattazione del suolo e permette all’aria, all’acqua e ai nutrienti di raggiungere le radici dell’erba. Dopo l’arieggiatura, raccogli i residui di terra e detriti rimossi dalla superficie del prato, puoi aiutarti con un rastrello o un tosaerba con funzione di raccolta.
Risemina del prato
Dopo aver fatto le operazioni precedenti, per rinnovare il prato del tuo giardino devi procedere con la risemina dell’erba.
Quest’ultima è meglio eseguirla insieme alla sabbiatura, che permette al seme di rimanere protetto e coperto e germinare facilmente.
Avrai bisogno di una rigeneratrice, che con le sue lame fisse del rotore, penetra nel terreno e interra il seme, creando la fessura migliore per favorire una germinazione veloce.
Concimazione e irrigazione
Dopo aver riseminato il prato, attendi circa 40 giorni e poi concima usando un fertilizzante equilibrato a lenta cessione.
Dopo la risemina, irriga con frequenza, anche ogni due giorni, al mattino, l’importante è mantenere umido il terreno per circa 10 giorni, fin quando non inizieranno a comparire i primi germogli.