Molte persone immaginano il prato come un tappeto verde uniforme, tagliato alla perfezione e privo di difetti ma, in realtà, la bellezza nasce proprio da una certa irregolarità. Il prato fiorito non è solo decorativo, ha una funzione utile all’ecosistema in quanto attira api, farfalle e coccinelle, migliora la qualità del terreno e riduce la manutenzione rispetto a un prato tradizionale.
Se vuoi realizzarlo anche tu nel tuo giardino, ti sarà sicuramente utile conoscere le specie di fiori per prato più adatte.
Di cosa parliamo
Come scegliere i fiori da prato
Per fiori da prato si intendono le specie erbacee che crescono e fioriscono in mezzo all’erba senza troppo bisogno di cure, hanno tutte un’ottima resistenza, tollerano il caldo, la siccità, i terreni poveri, e spesso tornano da sole ogni anno.
Durante la primavera sono i toni bianchi e gialli a prevalere con le margherite, poi arrivano, in estate, il blu e il viola delle campanule e della salvie, mentre in autunno, qualche residuo di colore si mescola con il giallognolo dell’erba per un effetto più selvatico.
Le combinazioni possibili sono infinite, ma alcune specie si adattano meglio di altre ai nostri climi. Se preferisci un risultato più ordinato, puoi delimitare il prato con una bordura di lavanda o timo, due piante profumate che si sposano bene con l’aspetto rustico dei fiori spontanei.
Le specie da preferire in base alle condizioni del terreno e all’esposizione:
· Sole pieno e terreno asciutto: fiordaliso, salvia dei prati, papavero, achillea.
· Mezz’ombra: campanule, pratoline, nontiscordardimé, geranio selvatico.
· Suolo povero/sabbioso: margherita comune, silene, lupinella, centaurea.
· Suolo compatto/argilloso: tarassaco, camomilla dei campi, veccia, facelia.
· Effetto basso e ordinato: pratoline, timo serpyllum, trifoglio nano, verbena rigida.
· Mix per impollinatori: borragine, calendula, facelia, lavanda ai bordi.
Come realizzare un prato fiorito: preparazione e semina
Per avere un prato fiorito bisogna essere pazienti, ci vuole tempo e impegno. Il terreno va preparato con cura, eliminando le erbacce e livellando la superficie. Se il suolo è troppo compatto, vale la pena smuoverlo leggermente con una zappa o un arieggiatore, in modo che i semi abbiano spazio per attecchire.
Il momento migliore per seminare è la primavera, quando le temperature iniziano a stabilizzarsi e il terreno mantiene un po’ di umidità. In alternativa, anche l’inizio dell’autunno va bene: la pioggia aiuta la germinazione e le piante affrontano meglio la stagione successiva.
I semi si distribuiscono a mano o con un piccolo spargitore, cercando di coprire in modo uniforme tutta la superficie. Dopo la semina, basta una leggera rullatura o una semplice passata di rastrello per far aderire i semi al terreno. L’irrigazione deve essere delicata e regolare nei primi giorni, giusto il tempo necessario perché i germogli si stabilizzino.
All’inizio il prato potrà sembrare disordinato o troppo verde, ma nel giro di poche settimane compariranno i primi fiori. Non falciare troppo presto, lascia che le piante completino la fioritura e producano i semi, così il prato potrà rigenerarsi da solo negli anni successivi.
Come curare un prato fiorito nel tempo
Una volta cresciuto, il prato fiorito è sorprendentemente facile da gestire. Richiede meno acqua, meno tagli e quasi nessun fertilizzante. L’unica vera regola è la misura, ti consigliamo di falciare una o due volte l’anno, senza accorciare troppo gli steli, e lasciare che alcune zone fioriscano liberamente.
Durante l’estate, evita irrigazioni abbondanti perché la maggior parte delle specie da prato sopporta bene anche periodi brevi di siccità. Se il suolo è troppo fertile, invece, conviene limitare l’uso di concimi, poiché un eccesso di nutrienti favorisce solo l’erba e soffoca i fiori.
Dopo la fioritura, lascia asciugare completamente le piante prima di tagliarle, in questo modo i semi avranno il tempo di cadere e germogliare da soli.
La cosa più bella di un prato fiorito è che si autoregola. Ogni anno cambia leggermente, alcune specie scompaiono, altre si rinforzano. Ed è proprio questa naturale imperfezione a renderlo unico.
Quanto costa e quanto tempo serve per mantenerlo?
Rispetto a un prato all’inglese, un prato fiorito costa meno nel tempo. I semi per 100 metri quadrati si trovano in commercio a partire da 20–25 euro, a seconda della miscela. Dopo la semina, i costi di manutenzione sono quasi nulli, un paio di tagli l’anno e una leggera pulizia in autunno bastano per mantenerlo in salute.
Ovviamente, tieni presente che il primo anno il tuo prato non sarà perfetto, ma dal secondo in poi la fioritura sarà sempre più ricca.